Questo percorso ci fa conoscere alcuni luoghi che fanno riemergere ricordi del primo conflitto mondiale. Immersi nella natura che custodisce le ferite e i dolori di allora, ripercorriamo sentieri e mulattiere che portano a trincee e forti costruiti dall’esercito austro-ungarico a difesa del confine sud-occidentale dell’impero.
Partendo dall’Ospizio S. Bartolomeo si prende la strada carrabile che va verso la malga Valbiolo fino a imboccare il sentiero n.161 che sale ripido. Dopo circa 1h e 40 minuti, oltrepassato il monte Tonale Orientale (2696 mt), si giunge alla “città morta”. Questo luogo silenzioso, amato da camosci e stambecchi è incantevole nonostante il nome infelice dovuto al passato di avamposto militare sommerso dalle valanghe.
Proseguendo si scende intercettando il sentiero 137/a, fino all’incrocio con il 137. Successivamente si imbocca il 160, dove evidenti sono le tracce militari dell’epoca.
Giunti al forte Saccarana si ha una magnifica vista su Passo del Tonale, Monticelli e ghiacciaio Presena, posti di confine tra l’impero Austro-Ungarico e regno d’Italia.
Continuiamo in discesa sulla ex strada militare che ,dopo alcuni tornanti nella natura selvaggia ci porta al forte Mero. A seguito di questa tappa, rientriamo sulla strada carrabile, stanchi, ma forse più consapevoli del significato della pace.